Don Giuseppe de Candia: un'emozione... |
MOLFETTA 18/09/2012 Carissimi, ritorno dalla Festa della Madonna dei Martiri di Adelaide. Bella, affascinante come sempre, con la gente sempre piu' appassionata che desidera qualche parola del nostro indimenticabile dialetto per tornare al sogno indimenticabile delle radici. Qui siamo agli inizi della primavera, gli alberi stanno per scoppiare in fiori e frutti, e fa ancora freschetto e ci serviamo dei maglioni di lana pesanti. Alla fine della processione, quando si riunisce "la comunità più autentica, le vecchie radici, che diventano sempre meno", ho pregato così la Madonna: Grazie, Maria, mamma di impareggiabile dolcezza nel trattare gli altri. Tu sei il conforto quando il gelo prende il nostro cuore. Dai anche a noi un’occhiata, Madre di misericordia. Fa’ che ci vogliamo piu’ bene tra noi e possiamo guardarci negli occhi senza sospetto. Tu avresti accolto anche Giuda… forse senza farti vedere da nessuno qualche volta sei andata a mettere un fiore sotto l’albero dove si impicco’. Facci capire che Dio bussa alla nostra porta per riempire la solitudine che spesso ci circonda, per toglierci le manette che ci stringono il cuore, attraverso la presenza e l’accolienza dei fratelli e delle sorelle. Quanti incontri segreti con tuo Figlio Gesù hai avuto, o Maria? Che vi siete detto? Certamente tu raccomandavi a tuo Figlio di non farsi male. Raccomanda a noi di non farci del male a vicenda ma di aiutarci a camminare insieme. Alzati ancora in tutta fretta e vieni ad aiutarci, o Mamma nostra, prima che sia troppo tardi. Noi abbiamo paura a pentirci, abbiamo paura a cambiare, crediamo che perdonare è una vergogna. Cara Mamma non sentiamo più il bisogno di Dio. Crediamo che tutto puo’ darci la medicina, il denaro, la prepotenza. Abbiamo dimenticato che siamo un filo di paglia che il grande vento puo’ portare via in ogni momento. Mamma del cielo prendici per mano. Accompagnaci. Prendi nelle tue mani la nostra vita, il bene che cerchiamo di fare, le grandi aspirazioni. Ispiraci coraggio, fiducia in Dio, perchè possiamo superare tutti gli ostacoli. Insegnaci a trattare il nostro mondo con vivo senso di responsabilità, nella gioiosa speranza della venuta del regno di Dio, dei cieli nuovi e della nuova terra. Best Wishes for hall. God bless Australia. Non mi volevano lasciare andare. Ho dovuto farmi forza. Ero carico di emozione da scoppiare. Sono tornato nel convento cappuccino. Ho la mia cella. Di qui spazio per mondo. A Molfetta dovete sapere che la nostalgia si carica di affetto per la mia bella città, è tanto amata da lontano, rimane il sogno. Forse chi ci vive, dovrebbe amarla di piu". don Giuseppe |
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