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MaC'è Teatro?!


MaC'è Teatro?! MOLFETTA 23/05/2012

«Mac’è Teatro?!», alle Macerie Baracche Ribelli di Molfetta un giugno di teatro e cultura

Le Macerie Baracche Ribelli organizzano per il mese di giugno la terza edizione di «Mac’è Teatro?!», dopo il successo degli anni precedenti, che ha visto fra gli altri l’esibizione dell’attore-comico Antonio Rezza.

Per la terza edizione, coadiuvati dall’esperienza del settore del Collettivo Teatrale “Gli Alchemici”, si è deciso di dare alla rassegna il tema «Gli anni ’70» e da qui il titolo «Chaos 70»(Operazione Chaos è un piano della Cia attuato in quegli anni in Europa).

Le iniziative partiranno il prossimo 2 giugno, data scelta non casualmente, con le esibizioni teatrali di Ninni Vernola, esponente del teatro cittadino che ha iniziato la propria attività proprio negli anni ’70, e del cantastorie siciliano Angelo Maddalena.

Nella giornata sarà anche aperta al pubblico la mostra «Perchè una “guerra civile” dimenticata?», curata da Giulio Bufo, con cui sarà possibile rivivere quegli anni dal punto di vista storico (lo stragismo, i movimenti extraparlamentari di sinistra e destra, le organizzazioni segrete, le tantissime vittime di quegli anni di piombo), ma anche ludico e artistico (cinema, musica, fanzine, radio libere), una parte viene, inoltre, dedicata anche ai frutti democratici di quegli anni (Statuto dei lavoratori, Legge Basaglia, Divorzio, Aborto). La mostra sarà aperta per tutto il mese di giugno.

La rassegna prosegue il 10 giugno con «Aut. Il sogno di Peppino» di Giulio Bufo e Federico Ancona, spettacolo ispirato alla figura di Peppino Impastato, con cui si descrive l’Impastato rivoluzionario che vedeva la lotta alla mafia come parte di una lotta per un cambiamento sociale e culturale.

Il 17 giugno è la volta degli attori Massimo Zaccaria e Filippo Carrozzo che portano in scena con «Due Mondi» la vicenda di Benedetto Petrone, ucciso a Bari nel novembre 1977: nello spettacolo si crea un confronto di vite e di formazione politica tra Petrone e il suo assassino fascista. Il 23 giugno sarà in scena l’attore romano Daniele Timpano, uno dei maggiori attori della nuova scena contemporanea, autore di spettacoli in cui temi storici si uniscono ad una forte carica ironica e satirica.

Timpano porterà in scena il suo successo dell’anno, «Aldo Morto», ispirato alla figura di Aldo Moro, ma non solo.

La rassegna si chiude il 24 giugno con la presenza di uno dei maggiori esponenti del cantautorato politico degli anni ’70, Pino Masi, autore fra l’altro della «Ballata dell’anarchico Pinelli» e dell’ìnno di «Lotta Continua».

Masi è un artista che continua ad essere politico anche nella sua vita quotidiana, con una vita in cui ha scelto di scendere mai a compromessi, oltre che cantante-cantastorie è anche pittore e scrittore, ha collaborato con Dario Fo (nello spettacolo «Ci Ragiono e Canto»), Pier Paolo Pasolini (curando le musiche del documentario «12 Dicembre»), Fabrizio De Andrè, Demetrio Stratos, Lindsay Kemp, Julian Beck e molti altri.

Sul palco Masi verrà affiancato dagli stessi artisti ed attori che si sono esibiti durante la rassegna e qualche sorpresa. Dopo la data di Masi, il percorso dedicato agli anni ’70 proseguirà in giro per il Sud Italia, con il tour di Pino Masi e dell’attore molfettese Giulio Bufo.

La rassegna è volutamente indipendente, autorganizzata e autogestita, senza contributi pubblici e senza sponsor, con la volontà di dimostrare che si può fare cultura anche in maniera autonoma e liberi
 


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