4° Mistero: Cristo al Calvario |
MOLFETTA 05/04/2012 Le processioni, le tradizioni, la Pasqua a Molfetta Il quarto Mistero ci mette davanti ad una scultura pregevole dall’anatomia accentuata e abbastanza curata per il periodo in cui essa fu scolpita. Il Cristo al Calvario si presenta leggermente curvato sotto il peso della lunga croce che porta sulla spalla sinistra, motivo che fa pendere la testa già insanguinata, a causa della pressione della corona di spine, sulla destra. È la seconda statua, dopo il Cristo all’orto, ad avere il corpo interamente coperto da una lunga veste dorata, fatta esclusione per volto, mani e piedi. Il viso del Cristo appare sempre più provato dall’avversità del momento infausto e gli occhi sembrano già intravedere il momento della crocifissione. Il pathos che scaturisce dall’intensità del momento che la figura rappresenta e dal movimento cadenzato dei portatori, lascia immaginare al fedele commosso proprio la scalata al Golgota, in alcuni momenti della processione che più si confanno al paesaggio della Galilea. Di particolare suggestione il passaggio lungo via Amente, nella città vecchia, laddove la strada sale leggermente prima di sfociare in piazza Municipio. Si noti che sulla gamba sinistra è affiorato il legno vivo a causa del deterioramento dovuto all’estrazione della croce in epoca passata. Per rendere più agevole l’operazione anche l’illustre concittadino Giulio Cozzoli intervenne sulla statua rendendo mobile la mano sinistra del Cristo, anch’essa più volte danneggiata. Il Calvario è affidato alla numerosissima confraternita della Visitazione di Maria (1768) che ha sede nella chiesetta della SS. Trinità e si contraddistingue da una mozzetta rossa come insegna su abito bianco. |
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