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I Misteri: Cristo alla colonna


I Misteri: Cristo alla colonna MOLFETTA 20/03/2012

Il secondo dei Misteri dolorosi che vengono recati lungo il tragitto processionale del Venerdì Santo, a Molfetta, è il Cristo flagellato, detto anche "alla colonna".

Fissa il momento della flagellazione del Cristo dopo il primo responso di Pilato. La figura, anatomicamente parlando, è la più bella delle cinque per plasticità e incarnato

L’andamento del corpo è sinuoso e il capo leggermente pendente a sinistra conferisce dinamismo alla figura: Gesù presenta le braccia incrociate all’indietro legate ad una colonna, le mani più grandi e i piedi più piccoli e sproporzionati rispetto all’intera figura.

Lo sguardo contemplante del Cristo orante nell’orto cede il posto alla drammaticità dell’imminente e già sopraggiunta agonia di Gesù nell’avvicinarsi al momento funereo del Golgota.

I recenti restauri hanno ripulito l’intera figura e permettono di analizzare i dettagli dell’incarnato, delle pupille e del motivo ornamentale della piccola sindone che cinge i fianchi del Cristo. È la prima statua della serie che presenta l’elemento del sangue sulle spalle e sulla schiena provocato dalle frustate che Gesù dovette subire ad opera dei soldati romani.

Il Cristo flagellato è recato in processione dalla Confraternita di Maria SS. del Buon Consiglio anche se nel corso del tempo essa non è stata la sola congrega a pregiarsi dell’onore di accompagnare uno dei Misteri.

Il dettaglio che caratterizza la suddetta Confraternita fa parte dell’abbigliamento: essa è l’unico sodalizio molfettese che, almeno originariamente, portava uno scapolare e non una mozzetta, interamente ricamato da elementi floreali dorati.
 


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