La festa della Madonna dei Martiri del 1877 |
MOLFETTA 13/09/2022 La Santa Messa mattutina in onore della Regina dei Martiri del 9 settembre 1877 fu celebrata dal Parroco Sac. Giosuè Miranda, sicuramente invitato a Molfetta dai Frati del Santuario. Testimone oculare della nostra festa, grazie ad una sua lettera, apprendiamo come la stessa si svolse in quello stesso anno. Una ricerca dello storico molfettese Corrado Pisani, che ha voluto condividere con noi dell'Associazione Oll Muvi, affermata nel mondo come I Love Molfetta, rielaborando e adattando il testo per una più agevole lettura. Era l’una e mezzo (del pomeriggio) dell’otto settembre quando il colpo del cannone annunziò l’uscita della prodigiosa statua della Madonna de’ Martiri dalla sua chiesa, un mezzo miglio distante dall’abitato, onde recarsi, per mare, alla città. Gli sguardi tutti dalla gran piazza, dalla riviera, dai palazzi si rivolsero verso la spiaggia marittima. Due grandi barche da pesca (indicate come “le barche del trionfo”), congiunte insieme e parate a festa, avevano l’onore di trasportare quella bella Immagine, poggiata su una piramide indorata, in mezzo ad un panneggio costruito su di essa, a foggia di elegante padiglione, arricchito di svariate bandiere. Nelle medesime, i Reverendi Rettore e Vice-Rettore, con la deputazione di quella Chiesa, ed un numero di fedeli corteggiavano la Vergine SS., e la banda musicale faceva continuamente echeggiare quell’aria dei suoi armoniosi concerti. Due altre barche, con esperti marinari, precedevano e tiravano per il designato sentiero le barche del trionfo; altre barche numerose le fiancheggiavano, le seguivano, tutte piene di fervorosi devoti, che inneggiavano alla loro Regina. Un centinaio di uomini di ogni età, muovendosi a nuoto dal lido, correvano incontro al nobile corteo, e raggiuntolo, ed avviticchiatisi quei nuotatori alle due barche della festa, sembravano tanti “geni”, che circondavano e sorreggevano con le braccia l’Arco del Trionfo. Il grido universale di gioia, che echeggiava per tutta quella spiaggia; il fragore degli spari dei bastimenti; il suono festoso delle campane di due vascelli francesi, ivi ancorati, rendevano più brillante l’ingresso della Regina dei Martiri nel porto di Molfetta (n.d.a.: ricordo che il pennello non esisteva ancora, dato che la sua costruzione prenderà avvio nel dicembre del 1894). Giunta poi al lido, il suono festoso contemporaneo dei sacri bronzi di tutte le chiese, lo sparo di bengala e di bombe-carte, annunziavano che la statua della Madonna dei Martiri, poggiata a terra, e presa nelle spalle da devoti marinari, era pronta a girare per la città. Prima uno stendardo, poi la croce ad asta, seguita da 330 donne di ogni età e condizione (sociale), che, con un cero ad una mano e con la corona all’altra, incedevano a coppie, con grande modestia e devozione, recitando a bassa voce il Santo Rosario; allo stesso modo 22 coppie di uomini, recitando anch’essi la corona con la medesima edificazione. A seguire venivano le dieci confraternite con le rispettive insegne, ciascuna preceduta dal proprio stendardo e croce ad asta. Otto festoni con grandi lampadari, ornati magnificamente di basilico, tramezzato di fiori di oleandro, circondavano la bella statua della Madonna, ricca di svariati numerosi donativi di oro, offerti dai devoti per le grazie ricevute; ombreggiata da un magnifico pallio, sostenuto da sei distinti gentiluomini; seguita dai Reverendi Rettore e Vice-Rettore, in mezzo ai deputati della festa, tutti con ceri accesi, dalla banda musicale e da un numero elevato di devoti, che a capo scoperto chiudevano la devotissima processione, la quale dopo girata per la città tutta, tra il continuo suono dei sacri bronzi e non interrotto sparo dei fuochi artificiali, ritornava, ad un’ora e mezzo di notte, alla sua Chiesa. Tutta quella comitiva accomiatata dal Vescovo, alla cui parola rispondeva con un grido universale di preghiera mista di pianto, e confortata colla benedizione di Gesù in Sacramento, entusiasmata ritornava in città. Ivi luminarie a cristalli, massime dalla chiesa del Purgatorio, lungo la strada del Duomo, per la piazza in sino allo spiazzo della marina; fuochi di bengala in grandissima quantità; un alzare di palloni areostatici senza numero, e gli armoniosi concerti di quella banda musicale, mettevano termine alla solenne annuale festività, che Molfetta celebra in onore della sua Regina dei Martiri; mentre allietavano un popolo sterminato, che tra cittadini e forestieri venuti da Terlizzi, Giovinazzo, Bisceglie, Ruvo, Corato ed altri limitrofi e lontani paesi, certo ascendeva a quarantamila e più persone. È sorprendente che tra tanta gente non si verificasse alcun disordine, dissidio o disturbo. Questo un video della festa in onore della Madonna dei Martiri a Molfetta, qualche anno fa con l'imbarco dal molo pennello. Il video è inserito sul canale YouTube ilovemolfetta con tantissimi altri video che raccontano le nostre tradizioni nel mondo. #lafestadellamadonnadeimartiri #weareinmolfetta #ilovemolfetta #tiportoinpuglia #associazioneollmuvi #pugliesinelmondo #welightthetradition #emigratimolfettesi |
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